Perchè paritaria
“Ogni vero educatore sa che per educare deve donare qualcosa di se stesso. Già in un piccolo bambino c’è un grande desiderio di sapere e di capire, che si manifesta nelle sue continue domande e richieste di spiegazioni. Sarebbe dunque una ben povera educazione quella che si limitasse a dare delle nozioni e delle informazioni, ma lasciasse da parte la grande domanda riguardo alla verità, soprattutto a quella verità che può essere di guida nella vita”
(Benedetto XVI. Lettera alla Diocesi e alla Città di Roma sul compito urgente dell’educazione. Vaticano, 21 Gennaio 2008)
La scuola, oggi più che mai, per cogliere nella sua essenza la sfida educativa, deve avere la lealtà di paragonarsi con la reale domanda di senso che i bambini ed i ragazzi iniziano a manifestare fin da piccoli. Custodire la curiosità, l’apertura al reale e destare nei giovani il desiderio di conoscere: tutto ciò costituisce il presupposto fondamentale per un cammino educativo credibile. Occorre investire sullo sviluppo della ragione e del cuore di ciascuno, condizione necessaria per generare persone adulte, capaci di affrontare la realtà del mondo e della vita in modo consapevole e responsabile. L’obiettivo è educare ad un uso della ragione e della libertà, adeguato ad affrontare le sfide del tempo presente e quelle che si prospettano nel futuro.
L’elevato profilo culturale della scuola e la qualità dell’insegnamento, costituiscono il presupposto per far crescere la personalità di ciascun alunno e per sviluppare in ognuno, un metodo affidabile per affrontare lo studio e le circostanze della vita. Lo scopo non è convincere i bambini o i ragazzi di un certo punto di vista, né preservarli da un mondo ostile, ma far maturare soggetti capaci di riconoscere e aderire personalmente a quanto di più vero essi trovano e troveranno nella loro esperienza.
Tale percorso di crescita e maturazione non è un processo astratto, ma si concretizza a partire dall’incontro serio e appassionato con le diverse discipline ciascuna secondo il metodo ed i contenuti che le sono propri. Lo stile ed i metodi dell’insegnamento hanno lo scopo di favorire lo sviluppo del senso critico, valorizzando le domande e gli interessi che emergono dagli studenti. La comunità educante opera in modo che gli alunni siano sempre di più i protagonisti del tempo che vivono e che al contempo acquisiscano sempre più consapevolezza del compito che hanno nelle circostanze, nella società e nella storia. I bambini ed i ragazzi sono accompagnati a scoprire, insieme ai contenuti specifici di ogni materia, il gusto di condividere con gli altri il proprio lavoro e il desiderio di generare fatti di vera novità e di servizio agli uomini e al bene comune. Ciò si intende a tutti i livelli, secondo i diversi gradi del percorso educativo.
Il Polo Scolastico “Mons. R. Bovelli” offre, infatti, nelle sue tre sedi scolastiche (Istituto San Vincenzo, Scuola Sant’Antonio e Scuola Sacra Famiglia), il percorso didattico-educativo dall’asilo nido, alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e a quella secondaria di primo grado, tutte paritarie.
Il lavoro dei docenti in particolare e, più in generale della comunità educante, costituita non solo dagli insegnanti e dagli educatori ma da tutto il personale impegnato nel Polo Scolastico, attraverso un’intensa collaborazione tra le diverse scuole, esprime un’impostazione educativa unitaria e che si concretizza nella specificità della proposta didattica propria di ogni ordine di scuola.
In questo percorso, infine, è fondamentale l’importanza della collaborazione con i genitori e le famiglie, che nella chiara distinzione delle funzioni educative, sono invitati a coinvolgersi attivamente nel cammino proposto. Come Polo Scolastico, ci sentiamo pertanto “compagni di strada” di tutti coloro che hanno veramente a cuore l’educazione ed il futuro dei giovani.
Inoltre, forse non tutti sanno che la nostra suola, come tutte le scuole paritarie in Italia, sono anche un capitale e una risorsa a beneficio di tutta la collettività. Grazie ad una ricerca del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), infatti, si può vedere come le scuole paritarie rappresentino un risparmio per lo Stato di oltre 6 miliardi di euro l’anno.
Come è possibile? La spesa annua che lo Stato deve sostenere per un allievo della scuola statale è mediamente di 6.635 euro annui. La spesa statale per un allievo che frequenta una paritaria come la nostra, invece, è mediamente di appena 661 euro all’anno (scende ad addirittura 60 euro annui per la scuola secondaria di I e II grado). (Fonte: 2009 dati MIUR ed elaborazione AGeSC; studenti nelle scuole paritarie 1.060.332; finanziamento statale a scuola paritaria 521.924.948 euro).
La nostra realtà, quindi, permette alla scuola pubblica di risparmiare risorse importanti e di migliorare la qualità dei servizi pubblici senza gravare sui cittadini con nuove tasse e imposte. Il nostro servizio è dunque per tutti, ma anche e specialmente per tutte quelle famiglie che non vogliono rinunciare alla libertà di istruire i propri ragazzi nel migliore dei modi.